I cambiamenti climatici che stiamo vivendo ci spingono a ripensare il modo in cui abitiamo il mondo, privilegiando soluzioni ecologiche e sostenibili come le case in canapulo (o legno di canapa). Anche il settore delle costruzioni si sta evolvendo verso una maggiore attenzione all’ambiente, con nuovi criteri per la progettazione, realizzazione e valutazione degli edifici. La qualità degli spazi abitativi e la loro sostenibilità sono diventate priorità non solo per i professionisti del settore, ma anche per le famiglie e le istituzioni. Fortunatamente, esistono già materiali in grado di soddisfare queste esigenze, come i biocompositi di canapa e calce, che offrono straordinari benefici in termini di isolamento termico, acustico e di sostenibilità ambientale. Vediamo di cosa si tratta.
L’uso della canapa come materiale da costruzione non è una novità. Già nel XV secolo, l’architetto Leon Battista Alberti ne elogiava le proprietà, consigliandone l’impiego nelle malte per migliorarne la resistenza. Sebbene il suo utilizzo principale fosse nel settore tessile, negli ultimi anni la canapa ha trovato una nuova vita nell’edilizia. L’Unione Europea ha incentivato la sua coltivazione con fondi dedicati, portando alla creazione di filiere produttive innovative. Mentre in Germania la canapa viene impiegata nella produzione di componenti per l’industria automobilistica, in paesi come Francia e Italia si è puntato sull’edilizia, dove la canapa viene utilizzata per creare materiali da costruzione ecocompatibili e altamente performanti.
La canapa offre numerosi vantaggi nell’edilizia sostenibile, sia dal punto di vista ambientale che economico. Questa pianta è incredibilmente resistente e cresce rapidamente in quasi ogni tipo di clima, senza la necessità di pesticidi o fertilizzanti. Durante il suo ciclo di crescita, la canapa sequestra grandi quantità di CO2 dall’atmosfera, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale delle costruzioni. Inoltre, grazie alla sua capacità di bonificare i terreni contaminati, la canapa rappresenta una risorsa preziosa anche per il recupero di aree inquinate. Il suo impiego riduce la necessità di acqua e risorse, rendendola una scelta ideale per chi desidera costruire in modo sostenibile e ridurre il proprio impatto ecologico.
Una volta lavorata, la canapa diventa un materiale straordinario per l’edilizia. È naturalmente resistente a muffe, insetti e fuoco, e grazie alla sua leggerezza e al contenuto di silice, può essere utilizzata per realizzare mattoni, intonaci e isolanti termici. Ma la vera innovazione è rappresentata dal fatto che la canapa è un materiale “carbon negative”, in grado di catturare il carbonio e ridurre le emissioni di CO2. Questo contribuisce a creare ambienti più salubri e a ridurre le emissioni inquinanti. L'uso della canapa permette anche un notevole risparmio idrico, poiché consente di ridurre fino al 90% l’acqua impiegata per la produzione di cemento, e si sta dimostrando un eccellente materiale antisismico, come dimostrato dai progetti ENEA che prevedono l’uso di pannelli di fibra di canapa per migliorare la resistenza strutturale.
In Italia, l’utilizzo della canapa nell’edilizia sta crescendo rapidamente. Oltre ai prodotti più noti come isolanti e pannelli, si stanno sviluppando blocchi realizzati con il “canapulo”, la parte legnosa dello stelo di canapa, che permette di ottenere mattoni leggeri e resistenti. Questi materiali sono ideali non solo per le nuove costruzioni, ma anche per le ristrutturazioni, offrendo una soluzione versatile e sostenibile per ogni tipo di intervento edilizio. Noi del Gruppo Secchiaroli, in collaborazione con Edilcanapa, siamo orgogliosi di contribuire alla diffusione di queste tecnologie, offrendo ai nostri clienti soluzioni innovative e rispettose dell’ambiente. Se stai cercando un partner per la costruzione della tua casa sostenibile, visita il sito web del Gruppo Secchiaroli per scoprire di più sui nostri servizi e richiedere un preventivo personalizzato!