Sai cos’è il cocciopesto? Se non ne hai mai sentito parlare leggi il nostro articolo di oggi, e scoprirai un’altra meraviglia della bioedilizia! Questo antico materiale, originariamente utilizzato dagli antichi Romani, sta tornando in auge grazie alle sue straordinarie proprietà, rendendolo ideale per ambienti umidi, sia interni che esterni. Scopriamone di più.
Il cocciopesto è composto da tre elementi principali: grassello di calce, sabbia e laterizi (mattoni o coppi) ridotti in polvere. Il colore del cocciopesto può variare dal rosso al giallo, influenzato dai materiali di partenza, e può essere ulteriormente arricchito con pigmenti naturali. Il vero punto di forza del cocciopesto è la sua natura completamente naturale, traspirante ed ecosostenibile, privo di additivi chimici e clinker, caratteristiche che lo rendono perfetto per l'edilizia moderna attenta all'ambiente.
L'uso del cocciopesto non è una novità; le sue origini risalgono a tempi molto antichi, ben prima dell'era romana. È stato ritrovato in scavi archeologici di civiltà come i Fenici, ma è grazie ai Romani che questa tecnica ha conosciuto una diffusione massiccia, soprattutto nelle grandi opere di ingegneria come cisterne e acquedotti. Oggi, grazie alla crescente attenzione verso i materiali naturali, il cocciopesto ha trovato un nuovo impiego nella bioedilizia, diventando una soluzione ideale per interventi di restauro e per la deumidificazione degli edifici. Le sue finiture, caratterizzate da toni caldi e naturali, rendono ogni progetto unico e ricco di fascino.
Il cocciopesto offre una serie di vantaggi che lo rendono un materiale estremamente versatile e apprezzato in edilizia. Innanzitutto, la sua fabbricazione è relativamente semplice e la posa in opera è rapida, permettendo di risparmiare tempo e risorse. Inoltre, la sua durabilità nel tempo e le ottime proprietà traspiranti e igroscopiche lo rendono ideale per garantire ambienti salubri. Esteticamente, il cocciopesto offre un aspetto gradevole, con la possibilità di personalizzare le finiture. Infine, la totale assenza di materiali dannosi e la sua riciclabilità lo rendono un’opzione sostenibile, in linea con i principi della bioedilizia.
Ma quali sono gli utilizzi concreti del cocciopesto? Questo materiale è molto versatile: può essere utilizzato come intonaco, con una granulometria che varia a seconda delle esigenze, per creare superfici più o meno ruvide. Le finiture in cocciopesto possono essere arricchite con elementi naturali come paglia, sassi e vetri, per un risultato estetico unico e personalizzato. Grazie alla sua composizione, è ideale per risanare ambienti umidi e può essere applicato sia all’interno che all’esterno, perfino in bagni e per la creazione di graffiti. Anche i pavimenti in cocciopesto sono molto apprezzati, grazie alla loro bellezza e resistenza.
Il cocciopesto si inserisce perfettamente nella filosofia del Gruppo Secchiaroli, che da oltre settant’anni è sinonimo di qualità, professionalità e rispetto per l’ambiente. L'azienda è costantemente alla ricerca delle migliori materie prime per offrire prodotti naturali ed ecosostenibili, capaci di soddisfare le esigenze di un'edilizia moderna e consapevole. Se stai pensando di ristrutturare o costruire con materiali naturali, il Gruppo Secchiaroli è il partner ideale. Visita il nostro sito per scoprire di più sulle nostre soluzioni innovative e non esitare a contattarci per un preventivo personalizzato.