Buone notizie per chi lavora nel campo dell’edilizia, con un occhio alla bioedilizia e alle case in legno. Aumentano infatti i posti di lavoro in questo comparto e crescono le richieste del personale formato appositamente sulle tecniche di costruzione sostenibile. Cerchiamo di capirne di più leggendo i dati dell’ultimo Rapporto di FederlegnoArredo.
Il mercato delle case in legno ha raggiunto un fatturato di 2,3 miliardi di euro nel 2022, segnando una crescita del 15,8% rispetto all’anno precedente. Questo successo è dovuto all’aumento della domanda di soluzioni abitative sostenibili, con una forte preferenza per i materiali naturali come il legno. In Italia, questa tendenza è diventata una realtà consolidata, tanto da posizionare il nostro Paese al terzo posto in Europa per la produzione di case in legno, subito dopo Germania e Svezia. L’espansione di questo comparto ha anche favorito la nascita di nuove opportunità lavorative, in particolare per i progettisti e gli esperti di bioedilizia, figure essenziali per garantire la qualità e l’efficienza delle strutture.
Il concetto di bioedilizia è stato formalmente introdotto in Italia nel 2006, con l’approvazione di un decreto legislativo che ha posto l’accento sull’innovazione tecnologica e sul risparmio energetico. Da quel momento, il settore delle costruzioni ha cominciato a trasformarsi, puntando sempre di più su soluzioni sostenibili e a basso impatto ambientale. L’obiettivo è creare strutture che non solo si integrino armoniosamente nell’ambiente circostante, ma che siano anche in grado di ridurre al minimo l'impatto ecologico. Un progetto di bioedilizia richiede una particolare attenzione ai dettagli. Tra gli elementi fondamentali ci sono la scelta dei materiali, la pianificazione energetica e la distribuzione degli spazi interni. Ad esempio, i materiali utilizzati devono essere naturali, riciclati o riciclabili, mentre gli impianti energetici devono puntare all’autosufficienza, sfruttando energie rinnovabili come il solare o il geotermico. Solo in questo modo è possibile garantire che un edificio sia veramente sostenibile, contribuendo a ridurre il consumo energetico e le emissioni di CO2.
Le nuove tendenze nel settore della bioedilizia sono molteplici e riflettono l'evoluzione delle tecnologie e delle esigenze ambientali. Una delle innovazioni più rilevanti è rappresentata dagli edifici a energia zero. Pannelli solari, turbine eoliche e impianti geotermici sono solo alcune delle soluzioni utilizzate per rendere questi edifici completamente autosufficienti dal punto di vista energetico. Un'altra tendenza in rapida crescita è l’utilizzo di materiali da costruzione riciclati e riciclabili. Cemento rigenerato, mattonelle ricavate da plastica riciclata e isolanti naturali sono solo alcuni esempi di materiali innovativi che stanno guadagnando terreno nel settore. Materiali che permettono di ridurre significativamente i rifiuti prodotti durante la costruzione e, al tempo stesso, abbassano l'impatto complessivo delle costruzioni sull'ambiente.
Secondo l’VIII rapporto sull’edilizia in legno pubblicato da FederlegnoArredo, nel 2022 in Italia sono state costruite 3.602 unità abitative in legno, con un incremento dell’1% rispetto all’anno precedente. Questa crescita non solo conferma il terzo posto dell’Italia nel panorama europeo, ma evidenzia anche una distribuzione territoriale molto interessante. Le regioni del nord, come Trentino-Alto Adige, Lombardia e Veneto, rappresentano oltre il 50% delle imprese del settore. Un altro dato rilevante riguarda le dimensioni delle aziende operanti nel settore. Le prime dieci imprese rappresentano il 31% del mercato, mentre il 68% delle aziende ha un fatturato inferiore ai cinque milioni di euro. Questo dimostra che, sebbene ci siano alcune grandi imprese dominanti, il settore rimane frammentato e offre spazio per la crescita di piccole e medie realtà.
Nonostante i progressi fatti, il settore delle case in legno e della bioedilizia necessita ancora di una maggiore promozione e sensibilizzazione, soprattutto nei confronti del pubblico e delle amministrazioni locali. Le strutture in legno non sono solo una scelta sostenibile dal punto di vista ambientale, ma offrono anche vantaggi in termini di efficienza energetica e comfort abitativo. La promozione di queste soluzioni, insieme a incentivi governativi e una maggiore attenzione alla formazione di professionisti qualificati, potrebbe rappresentare la chiave per una crescita ancora più significativa del settore.
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