Ogni volta che parliamo di bioedilizia sostenibile, non possiamo non citare la calce idraulica naturale. Questo legante ecocompatibile, usato fin dall’antichità e oggi rivalutato grazie alle tecnologie moderne, è diventato un materiale chiave per costruire edifici salubri, efficienti e a basso impatto ambientale. Noi del Gruppo Secchiaroli di Orciano, con oltre settant’anni di esperienza in edilizia e un approccio attento all’innovazione, utilizziamo la calce idraulica per dare vita a progetti che rispettano l’ambiente e migliorano la qualità dell’abitare.
La calce idraulica naturale si ottiene dalla cottura di pietre calcaree con una piccola percentuale di argilla, un processo che richiede temperature più basse rispetto al cemento e quindi produce meno CO₂. Ma il suo impatto positivo non finisce qui: una volta applicata, continua a “respirare” e a riassorbire anidride carbonica dall’atmosfera, contribuendo a un ciclo virtuoso. Le sue proprietà traspiranti e antibatteriche la rendono ideale per mantenere ambienti sani, privi di muffe e umidità. In più, non richiede additivi chimici, il che la rende sicura per chi la applica e salubre per chi vive negli edifici realizzati. È per questo che, nella bioedilizia, la calce idraulica è considerata uno dei materiali più autenticamente ecologici.
Per scegliere correttamente la calce idraulica in costruzioni sostenibili, è importante conoscere la normativa UNI EN 459-1, che classifica le calci in base alla composizione e alla resistenza meccanica. La più pregiata per la bioedilizia è la NHL (Natural Hydraulic Lime), derivata esclusivamente da pietre calcaree o silicee, senza aggiunte artificiali. Esiste in tre varianti: NHL 2, NHL 3.5 e NHL 5, con resistenze crescenti. Le altre tipologie includono NHL-Z, calce idraulica naturale con aggiunta di materiali pozzolanici, e HL, calce idraulica artificiale ottenuta da miscele di calce idrata e componenti idraulicizzanti. Questa classificazione è fondamentale per garantire prestazioni ottimali in base all’intervento edilizio.
La versatilità della calce idraulica naturale è uno dei motivi per cui è così diffusa nei cantieri di edilizia ecologica. Si utilizza per malte da muratura, intonaci interni ed esterni, cappotti termoisolanti, massetti e sigillature. È perfetta per restauri conservativi perché rispetta le caratteristiche originali delle murature storiche, ma è anche un alleato delle nuove costruzioni ad alta efficienza energetica. Persino la pittura a calce naturale, realizzata senza additivi, garantisce pareti sane e traspiranti. In alcuni progetti, la calce viene combinata con fibre vegetali, come la canapa, per migliorare ulteriormente le prestazioni di isolamento e comfort abitativo.
Un esempio virtuoso di come la bioedilizia possa coniugare innovazione e tradizione è dato dall’unione di calce idraulica naturale e canapa. La canapa, coltivata con poca acqua e senza fertilizzanti, assorbe fino a quattro volte più CO₂ di altre piante ed è biodegradabile. Abbinata alla calce, permette di creare mattoni ecologici e intonaci naturali che regolano l’umidità, isolano dal caldo e dal freddo e offrono ottime prestazioni antisismiche e acustiche. Questa soluzione è la dimostrazione pratica che costruire in modo sostenibile non significa rinunciare a solidità e comfort, ma anzi potenziarli grazie a materiali 100% naturali e riciclabili.
Scegliere la calce idraulica naturale per un progetto di bioedilizia significa investire in un materiale che rispetta la salute di chi abita, il benessere ambientale e la durata nel tempo delle costruzioni. Il Gruppo Secchiaroli, forte della sua esperienza e della costante attenzione all’innovazione, continua a utilizzare e promuovere questa risorsa come uno degli elementi chiave per edifici ecocompatibili e di qualità. Perché costruire bene oggi è il primo passo per vivere meglio domani.