Sono sempre di più le soluzioni che in questi ultimi anni si stanno affermando nel campo dell’edilizia sostenibile. Metodi sempre più innovativi, capaci di coniugare leggerezza strutturale, performance tecniche e rispetto per l’ambiente. Il calcestruzzo alleggerito e il cosiddetto “cemento mangia-smog” sono ad esempio due protagonisti di questo nuovo modo di costruire, più responsabile e attento al benessere collettivo. Insieme rappresentano un passo concreto verso un’edilizia più smart e meno impattante, anche grazie all’uso di materiali riciclati e tecnologie d’avanguardia. Scopriamo insieme come funzionano e perché sempre più progettisti li scelgono nei loro cantieri.
Il calcestruzzo alleggerito è una miscela intelligente che si distingue per l’impiego di aggregati leggeri, in sostituzione della tradizionale sabbia e ghiaia. Questi aggregati possono essere di origine naturale – come argilla espansa, pomice, tufo – oppure derivati da materiali di scarto o industriali, come laterizi frantumati e clinker. Anche i polimeri e gli additivi aeranti trovano spazio in questa formula, creando minuscole bolle d’aria all’interno dell’impasto. Il risultato? Un materiale più leggero, con una densità inferiore rispetto al calcestruzzo tradizionale (inferiore ai 600 kg/m³, come da normativa UNI EN 206-1:2006), ma che mantiene una forma e una lavorabilità comparabili. Certo, questo comporta una minore resistenza meccanica, ma le sue qualità isolanti e la facilità di messa in opera lo rendono una scelta strategica per molti progetti.
Oltre alla leggerezza, il vero punto di forza del calcestruzzo alleggerito è la sua versatilità. È particolarmente apprezzato nella bioedilizia, dove la sostenibilità non è solo una moda, ma una necessità concreta. Utilizzarlo significa ridurre il peso delle strutture, migliorare l’efficienza energetica degli edifici e facilitare il trasporto e la posa in cantiere. Non a caso, viene spesso scelto per la realizzazione di solai, coperture, pareti divisorie e persino arredi urbani. Quando però si tratta di opere portanti come i ponti, la normativa impone l’uso di scisto calcinato come inerte, per garantire prestazioni adeguate in termini di resistenza. Il calcestruzzo alleggerito permette una progettazione più flessibile, rispondendo con efficacia a esigenze strutturali e architettoniche sempre più complesse.
Tra le innovazioni più sorprendenti degli ultimi anni c’è il cosiddetto “cemento mangia-smog”, un’invenzione tutta italiana che combina estetica e rispetto per l’ambiente. Si tratta di un cemento fotocatalitico, cioè in grado di attivare un processo naturale – la fotocatalisi – grazie al biossido di titanio contenuto nella sua composizione. Questo processo sfrutta la luce e l’ossigeno per rompere le molecole inquinanti e trasformarle in sostanze innocue, facilmente lavabili dalla pioggia. Così facendo, non solo si mantengono pulite le superfici in cemento (addio facciate annerite dallo smog!), ma si contribuisce attivamente a migliorare la qualità dell’aria. È facile intuire quanto questa tecnologia sia utile in ambienti urbani: pensiamo a pavimentazioni, arredi, barriere stradali o fontane. Ogni intervento diventa un’occasione per fare la differenza.
Nel nostro lavoro, qui al Gruppo Secchiaroli, non ci limitiamo a costruire: vogliamo contribuire attivamente a un’edilizia che guarda al futuro con intelligenza e responsabilità. Lo facciamo da oltre settant’anni, sperimentando nuove tecniche, materiali innovativi e soluzioni a basso impatto ambientale, come gli idrorepellenti ad acqua e i prodotti privi di solventi. Il nostro obiettivo? Offrirti un servizio sempre aggiornato, sicuro e sostenibile, sia che tu debba costruire da zero, ristrutturare o progettare arredi urbani. Se anche tu vuoi conoscere meglio le novità del settore e scoprire come possiamo aiutarti nei tuoi progetti, ti invitiamo a visitare il nostro sito e a contattarci. Il futuro dell’edilizia è già qui: costruiscilo insieme a noi.