Il fotovoltaico in Italia non è più un’opzione riservata agli appassionati di sostenibilità: oggi è una realtà che riguarda milioni di persone. Con oltre due milioni di impianti installati e connessi alla rete, l’energia solare è diventata uno dei pilastri dell’intero sistema elettrico nazionale. Se ti stai chiedendo come questo influenzi l’edilizia e quali opportunità offre, la situazione attuale del settore ha davvero molto da raccontare.
I dati diffusi da Italia Solare parlano da soli: nei primi sette mesi del 2025 sono stati connessi 132.276 nuovi impianti, pari a una potenza di 3.354 MW. Numeri che hanno portato il totale complessivo a più di 2 milioni di impianti per 40 GW di potenza installata. Ciò che colpisce è la varietà delle installazioni. Non si tratta soltanto di grandi impianti industriali o di parchi solari utility scale: a trainare la crescita sono soprattutto i sistemi residenziali. Sempre più famiglie scelgono l’autoconsumo come strategia per proteggersi dalle oscillazioni dei prezzi dell’energia e abbattere le bollette. In parallelo, anche imprese e pubbliche amministrazioni stanno puntando con decisione sul solare per rendere più efficienti i loro edifici e dare un contributo concreto alla transizione ecologica.
Quando il Superbonus ha iniziato a ridursi, molti temevano un calo brusco della domanda di impianti fotovoltaici. In realtà, i dati dimostrano che il mercato non si è affatto fermato. Se durante il picco del 2023 le connessioni residenziali avevano toccato livelli record, oggi la crescita continua su basi più solide e meno legate a incentivi straordinari. La vera forza trainante è la discesa dei prezzi delle tecnologie, soprattutto quelle di accumulo elettrochimico. Disporre di una batteria domestica significa poter immagazzinare l’energia prodotta durante le ore di sole e utilizzarla la sera o nei momenti di maggiore consumo. Questo permette un uso più razionale e conveniente dell’energia prodotta, aumentando i benefici economici dell’impianto.
La geografia del solare in Italia racconta bene il fenomeno. In testa alla classifica delle regioni più solarizzate c’è la Lombardia, con oltre 326.000 impianti connessi. Subito dietro troviamo il Veneto con 274.699 impianti, seguito dall’Emilia-Romagna (198.003), dal Lazio (141.210), dalla Sicilia (136.511) e dal Piemonte (134.729). È evidente che le regioni più popolose hanno fatto da traino, ma la crescita è ormai diffusa in tutto il Paese. Questa distribuzione dimostra che il fotovoltaico non è più confinato a determinate aree o condizioni climatiche: dal Nord al Sud, ogni territorio sta scoprendo i vantaggi dell’energia solare.
Il successo del fotovoltaico va letto anche alla luce della più ampia transizione energetica in corso. Le case e gli edifici del futuro saranno sempre più connessi, integrando tecnologie come pompe di calore, sistemi domotici, colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici e comunità energetiche. Grazie alla possibilità di integrare gli impianti con sistemi di accumulo e con soluzioni digitali per la gestione intelligente dell’energia, il fotovoltaico garantisce flessibilità, stabilità dei costi e partecipazione attiva dei cittadini alla transizione. È una tecnologia che permette non solo di consumare, ma anche di produrre e condividere energia, trasformando le abitazioni in veri e propri nodi energetici. E se guardiamo agli obiettivi fissati dall’Unione Europea, che puntano a un parco immobiliare completamente decarbonizzato entro il 2050, appare chiaro che la crescita del fotovoltaico è appena iniziata.
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