Gli incentivi fiscali per l'edilizia del 2024: via il superbonus 110, tante possibilità

Gli incentivi fiscali per l'edilizia del 2024: via il superbonus 110, tante possibilità

17/01/2024


Gli incentivi fiscali per l'edilizia del 2024: via il superbonus 110, tante possibilità foto 1

Come in tanti già sapranno, a partire dal 1 gennaio 2024 il superbonus 110 non è più fruibile. Questo però non significa che non ci siano incentivi e detrazioni fiscali che possono essere utilizzati nel corso di quest’anno per ristrutturare casa, rimodernarla o semplicemente per apportare delle migliorie. E ciò vale sia dal punto di vista energetico che strutturale. Vediamo allora quali sono i bonus edilizi a disposizione nel 2024.

Superbonus 2024

Come già anticipato, il superbonus negli ultimi 3 anni ha subito numerose modifiche. Disciplinato dall'art.119 del Decreto Rilancio, quest'anno consente una detrazione del 70% sulle spese sostenute nel 2024 per interventi di riqualificazione energetica e di riduzione del rischio sismico.

Bonus ristrutturazioni edilizie (bonus casa)

Il bonus ristrutturazioni edilizie, meglio conosciuto come bonus casa è l'incentivo presente da più tempo per i cittadini, anche perché è l'unico "strutturale". In passato prevedeva una detrazione fiscale del 36% con limite di spesa di 48 mila euro per ciascuna unità immobiliare. Nel corso degli anni i parametri sono stati però prorogati. Il Bonus ristrutturazioni edilizie 2024 - chiamato anche Bonus Casa - oggi permette una detrazione al 50% con 96.000 euro di limite di spesa. La normativa da prendere in considerazione è formata dall'art. 16-bis del d.P.R. n. 917/1986 (TUIR) e l'art. 16 del D.L. n. 63/2013.

Ecobonus e sismabonus per gli interventi di riqualificazione

Andando nello specifico negli interventi di riqualificazione energetica o adeguamento sismico ci si può affidare all'Ecobonus e Sismabonus. Il primo è un incentivo pensato per gli interventi di riqualificazione energetica (si veda l'art. 14 del D.L. n. 63/2013). In questo caso l'aliquota oscilla dal 50% al 75%, secondo i casi, mentre il limite di spesa può andare dai 40 mila a 60 mila euro per ciascun immobile. Se invece si sta pensando di mettere in sicurezza la proprietà immobiliare contro i terremoti, allora il consiglio è quello di ricorrere al sismabonus. Quest'ultimo fa parte del bonus casa, ed è disciplinato dall'art. 16, commi da 1-bis a 1-septies del D.L. n. 63/2013. La detrazione fiscale prevista qui varia dal 50% all'85%, mentre il limite di spesa si aggira intorno ai 96 mila euro per unità immobiliare. La concessione dell'aiuto si avrà nell'eventualità in cui si debba intervenire per migliorare la classe sismica dell'edificio.

Quando invece si ha intenzione di combinare sia riqualificazione energetica con migliorie contro i terremoti, allora si potrà ricorrere all'ecosismabonus. Forse il meno conosciuto tra i bonus edilizi, è però il più conveniente. Permette infatti l'utilizzo di una detrazione che va dall'80% al 85% con limite di spesa di 136 mila euro per edificio. Lo si può richiedere quando si combinano insieme gli interventi di riqualificazione energetica e di riduzione del rischio sismico. La norma in questo caso è l'art. 14, comma 2-quater.1 del D.L. n. 63/2013.

Bonus mobili e bonus verde

Chi affronta una ristrutturazione può beneficiare di altri due bonus : 

bonus mobili, che permette a chi ha beneficiato del bonus ristrutturazioni edilizie, di portare in detrazione il 50% delle spese sostenute per l'arredo di un'immobile con limite di spesa pari a  5.000 euro per unità immobilire (art.1, comma 12 della Legge n.205/2017);

bonus verde, che consente la riqualificazione delle aree verdi di edifici privati con una detrazione del 36% con limite di spesa pari a 5.000 euro per unità immobiliare (art.1 comma 12, Legge n.205/2017).

Bonus 75% per l'abbattimento delle barriere architettoniche

Chiudiamo questa carrellata sugli incentivi edilizi parlando del bonus 75% per l'abbattimento delle barriere architettoniche. Modificato dal D.L. n. 212/2023, ne consente l'uso solo agli interventi che servono ad eliminare barriere architettoniche come scale, servoscala, rampe, ascensori, e piattaforme elevatrici. Presenta limiti di spesa che cambiano secondo il soggetto beneficiario. In questo caso la norma giuridica a cui ci si puà riferire è l'art. 119-ter del Decreto Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio).





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