Tra le diverse soluzioni che si possono adottare in bioedilizia e nelle case in legno come isolanti termici la scelta della lana di pecora sta diventando sempre più frequente per i suoi molti vantaggi in termini ecologici ed antispreco. Vediamo per quale motivo questo materiale si sta facendo largo in bioedilizia.
La lana di pecora è un'ottima alternativa all'isolamento effettuato con sostanze chimiche. Questo materiale isola infatti la casa così come fa l'isolamento convenzionale ma richiede meno energia per la produzione. La lana è infatti un isolante naturale che si è evoluto nel corso di migliaia di anni per proteggere le pecore dagli elementi atmosferici. Il calore non è necessario durante il processo di produzione, poiché non vengono utilizzate colle o agenti leganti. Può essere perfetta anche per l'isolamento acustico, dunque per insonorizzare qualsiasi struttura. Non si degrada rapidamente come altri materiali isolanti, come ad esempio può avvenire con certi tipi di paglia e, rispetto ad alcuni isolanti naturali come il cotone, la lana di pecora è più diffusa, può essere raccolta più facilmente e si rigenera rapidamente. Inoltre, a differenza di altri tipi di isolamento, con l'isolamento in lana non si crea polvere, è privo di allergeni e non è necessario alcun equipaggiamento protettivo durante l'installazione. E può durare per decenni, mantenendo le sue prestazioni termiche per tutta la vita di un tipico edificio. Sfortunatamente, non è l'isolante più economico, ma sul lungo termine ripaga dell'investimento iniziale. Deve poi essere trattata per allontanare gli insetti e prevenire la crescita di funghi. Tale trattamento potrebbe rendere la lana di pecora meno ecologica, ma dipende dalle sostanze chimiche utilizzate.
Il processo di produzione di un isolante in lana di pecora è piuttosto lineare. La lana di solito arriva dalla Nuova Zelanda e dopo che è stata accuratamente sgrassata (pulita), viene spedita dai produttori alle aziende edili che la richiedono. Prima della spedizione viene imballata con una pressa, che consente di mantenere la logistica sostenibile dal punto di vista dei costi e dell'efficienza. In fabbrica, la lana viene disimballata e quindi utilizzata per realizzare sia ovatte che isolanti per insufflaggio. Una volta completato l'imballaggio la lana viene inviata già lavorata agli utilizzatori finali. Il sistema funziona, visto che in Scandinavia, Nuova Zelanda e in Canada (Paesi notoriamente molto freddi) la lana di pecora è ormai l'isolante termico ed acustico più utilizzato nella costruzione delle case.
Con l'isolamento in lana, puoi applicarlo e dimenticartene, poiché non richiede manutenzione o cura eccessiva, a differenza della paglia, ugualmente efficace ma con maggior richiesta di manutenzione. Il processo di applicazione dei batuffoli di lana è lo stesso di altri tipi di isolamento. Anche l'isolamento in lana per insufflaggio è simile, sebbene vi sia una leggera variazione nei macchinari utilizzati per crearlo. Gli installatori devono possedere l'attrezzatura necessaria.
L'idea sbagliata comune sulla lana è che il costo aggiuntivo iniziale (lo abbiamo visto prima) debba far desistere dall'investimento. In realtà la lana tiene sotto controllo l'umidità della casa ed offre una filtrazione passiva, dato che i suoi aminoacidi si legano con formaldeide, NOx e SO2. Se ci pensi, aggiungere uno 0,5% al budget di costruzione in cambio di un materiale isolante naturale, sano e duraturo è una decisione intelligente e un buon investimento. Nella bioedilizia uno degli obiettivi, del resto, è proprio quello di educare architetti, costruttori e consumatori sui vantaggi dell'isolamento in lana e quindi partecipare adeguatamente al momento giusto nel processo decisionale.