Negli ultimi anni, la bioedilizia sta conquistando sempre più spazio nel mondo delle costruzioni, sia residenziali che commerciali. L'attenzione verso l'ambiente e la sostenibilità sono diventati i principi guida di molte scelte progettuali (come sanno tutti quelli che seguono il Gruppo Secchiaroli), e l'impiego di nuovi materiali apre nuovi scenari ad un'etica per le costruzioni sostenibili. In questo contesto la lana di roccia, come la canapa calce di cui abbiamo parlato in un altro articolo di questo nostro blog, si sta rivelando una risorsa molto importante per ottenere edifici sempre più efficienti dal punto di vista energetico e ambientale. Vediamo di cosa si tratta.
La lana di roccia è un materiale isolante termico ed acustico, ottenuto dalla lavorazione di rocce vulcaniche come basalto, diabase e andesite. Queste rocce vengono fuse ad altissime temperature, fino a 1500°C, e poi filate in sottili filamenti (in pratica una trasformazione in fibre), che vengono prima spruzzati con resina ed olio, poi compattati per ottenere il materiale isolante.
La lana di roccia si presta ad una grande varietà di utilizzi nella bioedilizia. Innanzitutto, è molto utilizzata per l'isolamento termico delle pareti, del tetto e dei solai, grazie alla sua elevata capacità di trattenere il calore e alla sua resistenza al fuoco. Viene perciò usata come materiale per costruire i cappotti di copertura. Oltre a ciò, grazie alla sua capacità fonoassorbente, la lana di roccia viene impiegata per l'isolamento acustico di ambienti particolarmente rumorosi, come ad esempio sale per prove musicali o sale conferenze. Non solo: la lana di roccia viene anche utilizzata per la realizzazione di pannelli “sandwich”, ovvero pannelli costituiti da due strati di materiale isolante, tra i quali viene inserita una lastra di materiale resistente come il cartongesso o l'alluminio. Questi pannelli si rendono utili soprattutto per la realizzazione di pareti divisorie o di controsoffitti, e consentono di ottenere ottime prestazioni in termini di isolamento termico ed acustico.
Le caratteristiche elencate ci permettono di stabilire perciò che si tratta di un materiale che apre scenari importanti in bioedilizia, in quanto consente di ottenere edifici sempre più efficienti dal punto di vista energetico e ambientale. Grazie alla sua elevata capacità isolante e fonoassorbente, la lana di roccia contribuisce infatti a ridurre il consumo di energia per il riscaldamento e il raffreddamento degli ambienti, e consente di migliorare il comfort abitativo degli edifici. E sapevi che la lana di roccia è anche un materiale molto resistente al fuoco e alla muffa? Il risultato è che ciò la rende particolarmente indicata per la realizzazione di edifici a basso impatto ambientale e ad alta sicurezza. Non dimentichiamo che l'utilizzo di materiali isolanti di qualità è uno dei fattori chiave per garantire la sicurezza degli edifici e prevenire eventuali incendi.
Qui però ci preme sottolineare come la produzione della lana di roccia non sia priva di impatti ambientali, soprattutto durante la fase di estrazione e lavorazione delle rocce vulcaniche. Pertanto, è importante che i produttori di lana di roccia adottino politiche sostenibili e di riduzione dell'impatto ambientale, e che vengano promossi sistemi di riciclo e di riutilizzo dei materiali isolanti. In questo modo la lana di roccia potrà davvero rappresentare una soluzione efficace ed efficiente per la bioedilizia, grazie alle sue ottime proprietà isolanti e fonoassorbenti.