Pannelli solari alimentati da rifiuti alimentari: l'ultima frontiera della bioedilizia

Pannelli solari alimentati da rifiuti alimentari: l'ultima frontiera della bioedilizia

17/09/2023


Pannelli solari alimentati da rifiuti alimentari: l'ultima frontiera della bioedilizia foto 1

Negli ultimi anni, con l'incremento delle preoccupazioni ambientali, l'attenzione verso l'energia sostenibile si è notevolmente intensificata, diventando un tema centrale nel dibattito politico a livello nazionale e internazionale. In questo contesto, l'intelligenza artificiale (AI), l'automazione e altre tecnologie emergenti stanno aprendo nuove strade per un futuro più sostenibile, consentendo il controllo e il monitoraggio avanzato delle infrastrutture, nonché la sostituzione delle vecchie apparecchiature con soluzioni innovative basate su fonti di energia rinnovabile. Un'innovazione di spicco nel campo della bioedilizia è rappresentata dai pannelli solari alimentati da rifiuti alimentari. Vediamo più da vicino di cosa si tratta.

L'innovazione del futuro sostenibile passa da qui

I progressi nell'ambito dell'energia sono in costante evoluzione, e tra le più recenti innovazioni spiccano i pannelli solari creati utilizzando rifiuti alimentari. Questi pannelli sono stati sviluppati utilizzando particelle luminose provenienti da frutta e verdura scartate, consentendo loro di generare energia elettrica in modo regolare anche in condizioni meteorologiche avverse, come giornate nuvolose o piovose. La chiave di questa tecnologia rivoluzionaria sta nella combinazione di particelle luminescenti organiche capaci di assorbire la luce ultravioletta e convertirla in luce visibile, insieme a un film solare che trasforma questa luce visibile in energia elettrica.

Sfruttare al massimo la luce solare: il limite dei pannelli solari tradizionali

Uno dei principali limiti dei pannelli solari tradizionali è la loro dipendenza dalla costanza della luce solare. In pratica, gli impianti standard sono in grado di generare energia soltanto per il 15-20% del tempo, a causa della variabilità delle condizioni atmosferiche. Un problema ancor più urgente che affligge la società moderna è poi lo spreco di cibo, che ha conseguenze devastanti sull'ambiente e sulla sicurezza alimentare globale. Carvey Ehren Maigue, uno studente della Mapua University di Manila nelle Filippine, ha sviluppato una soluzione che affronta entrambe queste problematiche contemporaneamente: il suo pannello solare chiamato "AuREUS" (Aurora Renewable Energy and UV Sequestration) è realizzato interamente con scarti di frutta e verdura, ed è in grado di generare energia fino al 50% del tempo di esposizione. Il funzionamento di questo pannello si basa sul principio della riflessione interna delle particelle luminescenti quando colpite dai raggi UV, emettendo luce visibile lungo i bordi del pannello, dove le celle fotovoltaiche la catturano e la trasformano in elettricità.

Utilizzare la luce solare indiretta: un approccio inedito

La vera novità di questi pannelli solari alimentati da rifiuti alimentari sta nella loro capacità di sfruttare la luce solare indiretta, compresa quella che rimbalza su pareti o pavimenti. Questo approccio inedito consente loro di catturare la luce solare da fonti diverse, rendendoli incredibilmente efficienti. Nel 2020, l'invenzione ha ottenuto il Sustainability Award istituito dai James Dyson Awards, riconoscendo il suo contributo significativo alla sostenibilità ambientale. Inoltre, l'approvvigionamento dei rifiuti di frutta e verdura da aziende agricole colpite dagli effetti del cambiamento climatico rappresenta un ulteriore passo avanti verso la riduzione dello spreco alimentare e un sostegno economico per gli agricoltori che altrimenti subirebbero gravi perdite.

L'impatto dei pannelli solari innovativi sulla sostenibilità ambientale

Questo progetto pionieristico è solo uno degli esempi di una nuova ondata di iniziative che utilizzano rifiuti alimentari in modi creativi per affrontare le sfide ambientali e alimentari. Un altro esempio notevole è la pelle Mylo di Bolt Threads, una sostituzione vegetale alla pelle animale e alle fibre sintetiche ottenuta da rifiuti alimentari. Queste innovazioni testimoniano il potenziale dell'ingegno umano nel creare soluzioni sostenibili che affrontano problemi critici come lo spreco alimentare e la transizione verso fonti di energia pulita. Noi di Secchiaroli ne prendiamo atto e come azienda aperta verso il futuro ci impegniamo ad essere sempre informati sulle nuove tecnologie legate alla bioedilizia.





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