Hai mai sentito parlare del Tadelakt? Si tratta di una tecnica di costruzione che arriva dal cuore del Marocco e porta con sé una storia lunga secoli. Oggi è diventato una scelta super ricercata anche nelle ristrutturazioni contemporanee, soprattutto quando si punta su materiali naturali e su un’estetica morbida e calda. Cerchiamo di capire come funziona questa tecnica, da dove arriva e perché continua a incantare professionisti, designer e appassionati di bioedilizia.
La storia del Tadelakt arriva direttamente da Marrakech. In origine non nasce come finitura elegante, ma come soluzione super funzionale: serviva infatti a impermeabilizzare le cisterne per l’acqua potabile. Una tecnica millenaria, plasmata dalla necessità, che poi è stata adottata anche negli hammam, nelle fontane, nei palazzi e in tutti quegli ambienti dove l’acqua era protagonista. La sua efficacia è enorme: le capacità di impermeabilità del Tadelakt, infatti, sono spesso paragonate a quelle del cocciopesto romano. Non è poco, considerando che parliamo del materiale con cui gli antichi realizzavano acquedotti e terme. Insomma, la tradizione marocchina e quella mediterranea qui si stringono la mano, mostrando come antichi saperi abbiano trovato soluzioni tecniche che ancora oggi fanno scuola.
Il motivo per cui il Tadelakt è unico sta tutto nella sua materia prima. Non una calce qualsiasi, ma una calce debolmente idraulica prodotta nelle zone intorno a Marrakech. È una miscela particolare, frutto di una selezione minuziosa della pietra e di una cottura nei tradizionali forni a cielo aperto. Un processo che richiede tempo, pazienza e un know-how che gli artigiani berberi si tramandano da generazioni. Ed è proprio questo che rende il Tadelakt diverso da qualsiasi altra finitura: non è solo un materiale, ma una cultura. Ogni passaggio, dalla preparazione dell’impasto alla lucidatura finale con le pietre di fiume e il sapone nero, è un rito.
Se ti stai chiedendo perché il Tadelakt non sia un materiale “da cantiere veloce”, la risposta è semplice: perché segue le sue regole. Asciuga con l’aria. Indurisce con il tempo. Lavora con la pazienza. Non c’è additivo che tenga, non c’è accelerante che possa sostituire la mano dell’artigiano. È un materiale che chiede di adattarsi a lui, e non il contrario. Ma in cambio regala superfici morbide, vellutate, continue, senza fughe e super resistenti all’acqua. Perfette per bagni, spa, docce, lavabi modellati a mano, ma anche per pareti decorative che vogliono giocare con luce e texture. E proprio perché è un materiale vivo si inserisce benissimo nei progetti orientati alla bioedilizia e al benessere abitativo.
Negli ultimi anni il Tadelakt è tornato protagonista in architettura e interior design. Non solo in Marocco, ma in tutto il mondo. Le superfici continue sono di tendenza, i materiali naturali sono sempre più richiesti e l’effetto “spa boutique” piace da matti. In un contesto in cui la sostenibilità conta più che mai, tecniche come il Tadelakt offrono un’alternativa ecologica, elegante e performante. E quando serve scegliere materiali o soluzioni specifiche per inserirlo nel tuo progetto, è fondamentale affidarsi a professionisti che conoscono il settore e selezionano prodotti di qualità. Il Gruppo Secchiaroli, con oltre settant’anni di esperienza nel mondo dell’edilizia e della bioedilizia, è il partner ideale se vuoi esplorare tecniche diverse o se stai pensando a una ristrutturazione che unisca estetica e sostenibilità. Se vuoi dare alla tua casa un tocco internazionale, naturale e contemporaneo, contattaci: saremo felici di accompagnarti in ogni fase del tuo progetto.